«QUAND’È STATA L’ULTIMA VOLTA CHE HAI FATTO QUALCOSA PER LA PRIMA VOLTA?» Questa era la domanda scritta su un muro sotto casa, che ogni mattina, negli ultimi due anni, mi ha dato il buongiorno. Ogni giorno prima di andare a lavorare, mentre cercavo di convincermi che andasse tutto bene, dovevo fare i conti con lei, una doccia fredda che mi riportava bruscamente alla realtà. Da quanto tempo stavo vivendo con l’auto-pilota? Persino sul lavoro ormai, quand’è stata l’ultima volta che avevo imparato qualcosa di nuovo? Può sembrare una domanda molto semplice, ma ci avete mai pensato? Che ci stiamo a fare al mondo se non facciamo di tutto per vivere e goderci la sua sconfinata bellezza? Ormai siamo sempre così indaffarati, così di corsa che non abbiamo più tempo per noi e per le nostre passioni. Quel poco che ci rimane lo usiamo, se va bene, per riposare o non fare assolutamente niente, siamo così esausti che non resta altro che recuperare le forze per la prossima settimana lavorativa. Abbiamo messo da parte passioni come musica, scrittura, disegno, danza, fotografia, perché ci hanno insegnato che l’arte non paga, che non si può vivere di sogni. «Trovati un lavoro sicuro e tienitelo stretto» dicevano, ma nessuno che ti dica «fai ciò che ami nella vita, perché altrimenti nel giro di pochi anni ti ridurrai a poco più di una scimmia ammaestrata». Se l’essenza della vita sta nelle nuove esperienze allora noi ci siamo completamente dimenticati di come si vive. Io voglio continuare a crescere, imparare, stupirmi ogni giorno come accadeva da bambino. Vi ricordate da piccoli quanto ci sentivamo vivi? Era perché ogni giorno provavamo qualcosa per la prima volta, ogni giorno la vita, anche nelle più piccole cose, ci lasciava a bocca aperta. Finché non siamo cresciuti, e non è entrato in funzione il maledetto auto-pilota. La sicurezza e la paura di cambiare hanno preso il sopravvento, e col passare degli anni ci siamo dimenticati della voglia di vivere di un tempo. Ci siamo rassegnati e accontentati perché "la vita è così", convinti che non potremmo avere di più o essere qualcosa di meglio. Nessuno sta dicendo che sia facile, che la strada sarebbe priva di ostacoli, ma mi chiedo come si possa non tentare e restare per sempre col dubbio che avremmo potuto avere successo. Tra quarant’anni racconterete ai nipotini la vostra vita straordinaria o pregherete loro di non fare il vostro stesso errore? Scegliere di cambiare vita è stato come tornare sui banchi di scuola, abbiamo imparato più in cinque mesi che in dieci anni, e "studiare" non è mai stato così bello. E voi? Quand’è stata l’ultima volta che avete fatto qualcosa per la prima volta?
Society
It's a mistery to me
we have a greed with which we have agreed
You think you have to want more than you need
until you have it all you won't be free
Society, you're a crazy breed
I hope you're not lonely without me
When you want more than you have you think you need
and when you think more than you want your thoughts begin to bleed
I think I need to find a bigger place
'cos when you have more than you think you need more space
Society, you're a crazy breed
I hope you're not lonely without me
society, crazy and deep
I hope you're not lonely without me
There's those thinking more or less less is more
but if less is more how you're keeping score?
Means for every point you make your level drops
kinda like it's starting from the top
you can't do that...
Society, you're a crazy breed
I hope you're not lonely without me
society, crazy and deep
I hope you're not lonely without me
society, have mercy on me
I hope you're not angry if I disagree
society, crazy and deep
I hope you're not lonely without me
parole e musica di Jerry Hannan, dall'album Music for the Motion Picture: Into the Wild
chitarra e voce solista Eddie Vedder; chitarra e cori Jerry Hannan
ANDRE & FEDE
Chi ha deciso che l'unico stile di vita possibile sia
"studia, lavora, compra casa, fai una famiglia, vai in pensione e muori"?
Trip'n'Roll è la storia di due sognatori che non vogliono arrendersi ad un'esistenza già scritta, in partenza per il giro del mondo dopo aver spezzato le catene dell'abitudine.
Siamo Andrea e Federica, due milanesi allo sbaraglio,
pronti per un viaggio rigorosamente zaino in spalla!
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